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Tennis - Circuito maschile ATP: le news

L'anno della Spagna

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ultrafox - 09/07/08, 04:35

Gli Europei di calcio. Il Giro d'Italia. La motoGP, forse. E Wimbledon.
Già, proprio quel torneo su erba (o quel che ne resta) che mancava in terra iberica dai tempi di Santana (Manolo, non Carlos: a ognuno il suo strumento).
Non solo. L'accoppiata Rolando-Championships che non accadeva da 28 anni (l'ultimo fu Borg). E la battuta d'arresto dell'egemonia di Roger Federer, che vinceva questo torneo ininterrottamente dal 2003, record che detiene insieme a Borg (ancora lui, che non manca mai di essere spettatore, tra l'altro).

Ebbene, l'artefice di tutto questo è un certo Rafael Nadal, già dominatore della terra battuta, uscito vincitore al termine di una partita lunga e memorabile, una delle più belle finali di sempre, soprattutto dopo l'interruzione per pioggia (poteva forse mancare?). Ammetto che di questo match io non ho visto nulla, né letto nulla, evitando accuratamente e accoratamente gli insopportabili strali degli ultras da stadio, dell'una e dell'altra parte. Quel che so di questa incredibile partita lo devo al mio solerte aggiornatore Malik - del quale sottoscrivo anche le virgole del parallelo tra l'elegante Feliciano e lo sbracaloso Marat - che ha visto un Roger potenzialmente in grado di vincere, ma al quale è sempre mancato qualcosa nei momenti importanti, pur avendo come antagonista un Rafa forse meno brillante rispetto ad altre prestazioni quali, ad esempio, quella contro Murray e l'incredibilmente fastidioso pubblico inglese. Un Roger che aveva fatto vedere ottime cose soprattutto nel match contro Ancic.

È evidente che quando RF incontra RN, al di là dell'immensa stima reciproca, qualcosa scatta nella sua mente; ma non era certo assurdo pensare che, nonostante l'annata così così e i netti miglioramenti tecnici spagnoli, sull'amata erba la striscia di successi consecutivi del Re si potesse allungare. Così non è stato e fatto sta che il numero uno del mondo quest'anno è a secco di Slam. Chissà se almeno agli US Open potrà dire la sua, anche se in quei lidi l'ostacolo maggiore proviene dalla Serbia, a meno che il maiorchino non riesca a fare miracoli pure sul cemento (in quel caso per Roger ci vorrebbe un esorcista, più che un allenatore).
C'è da dire che, tra le altre cose, in questo torneo a Rafa ho visto fare non poche volte la volée e la palla corta, soluzioni che buona parte dei tennisti attuali, soprattutto i vari sparapalle pseudo_tennis_femminile, molto spesso ignora. Quindi onore a lui e fantaonore a svax, trionfatore assoluto davanti a pantacanuz, Robbo e diavolo, chissà quanto convinti del trionfo di Spagna.

Ma non si fa neanche in tempo ad archiviare Wimbledon che già si è tornati in pista, pardon, in campo a Gstaad, immediatamente prima del tour de force dell'estate americana, visto la compressione del calendario per lasciar spazio all'inutile torneo olimpico (che c'entra il tennis con i Giochi?).
O è veramente questo il vero obiettivo di Federer in questa stagione? D'altronde, ha dichiarato più volte che l'oro olimpico resta una delle sue massime aspirazioni... (faccina perplessa)

Modificato da fede - 09/07/08, 08:02

 

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