Copa Libertadores

Homepage

Regole

faq

Contattaci

Registrati

Gio 28 Mar

clicca per mostrare scadenze 6 scadenze...

Ven 29 Mar

 12 scadenze...

Sab 30 Mar

 14 scadenze...

Dom 31 Mar

 7 scadenze...

Lun 1 Apr

 7 scadenze...

Mar 2 Apr

 7 scadenze...

BAR FANTASPORTAL [stai nascondendo il titolo] Ultimo messaggio dany76 28/03 17:19 Bollettini: 0
Conosciamoci meglio!
Foto di Monsieur

Monsieur

Nome: Mario Casaldi
Luogo e anno di nascita: Anzio (RM) 01-12-1982
Residenza: Nettuno (RM)
Su fantasportal da: 27/08/2005 Ore 16:51
Ruolo: Fantagiocatore

Il palmares di Monsieur

  • 2005 - Ciclismo Paris - Tours

L'intervista a Monsieur

(13/07/2006)

Intervista a cura di dindirì

Cari lettori eccomi qui per presentarvi la nostra rubrica che definire settimanale sarebbe davvero fuori luogo data la puntualità mia e di chi mi ha preceduto nel consegnare il tutto al buon Fede. Nonostante tutto, oggi sono riuscito ad accalappiare (non preoccupatevi non è un cane sciolto) un personaggio che buona parte di voi conosce per le informazioni che ci fornisce in campo ciclistico, collaborando per un sito tra i più consultati dai fantautenti. Sono lieto di presentarvi MONSIEUR.

Redazione: Allora Mario cominciamo parlando un po' di te. Chi sei, cosa fai nella vita, quali sono le tue passioni, i tuoi legami affettivi?
Mario: Eccola qua, la prima domanda che ci fanno i primi giorni di scuola, la domanda da colloquio... certo, sempre meglio della domanda da ascensore, perché del meteo e del tempo me ne importa poco. Il mio nome è Mario Casaldi, vivo a Nettuno, ridente (in estate, d'inverno è piuttosto piangente) cittadina del litorale laziale a 60 km a sud-est di Roma. Sto finendo l'università, mi mancano tre esami più la tesi per laurearmi in Scienze della Comunicazione. Non ho passioni viscerali, soltanto un sacco di cose che mi piace fare: sport (guardato e fatto, nonché chiacchierato), viaggi, internet, un sacco di cose che penso non sia importante elencare. Affettivamente sono innamoratissimo da tanto tempo, ma sempre troppo poco se si pensa al futuro.

Red: Quanto è romantico il nostro monsieur! Non penserai mica di svignartela senza raccontarci qualcosa della tua amata, eh? Qua la gente è curiosa e affamata di pettegolezzi, per cui fai un bel respiro profondo e comincia col raccontarci qualcosa di lei (evita di lasciare il numero di telefono perché di "affamati" ce ne sono parecchi).
Mario: Beh, non vorrei attirarmi le ire funeste e le invidie più recondite degli altri utenti. "Lei" è bellissima, è dolcissima, è abbastanza allergica agli sport, però, soprattutto quelli che piacciono di più a me. Ecco dunque che anche lei i suoi bravi difettucci ce l'ha, ma diciamo che i pregi danno due bici, in un ipotetico sprint a fine tappa, ai difetti.

Red: Dicevi che ti stai per laureare in Scienze della Comunicazione. Hai qualche sogno nel cassetto per quanto riguarda la tua carriera futura? Hai già avuto qualche contatto?
Mario: Eh, eh, caro Thomas... tu stai rubando un vasetto di Nutella facendo finta di credere che ci sia marmellata di visciole. Il mio sogno, neanche tanto celato e quindi già uscito da 'sto benedetto e fantomatico cassetto, è quello di diventare giornalista sportivo, ma direi che anche il ruolo di addetto stampa per una società ciclistica o calcistica (gli sport che preferisco) andrebbe più che bene. Devo dire che, nel mio piccolo, un piccolo sogno s'è già realizzato. Grazie al sito per cui scrivo mi sto togliendo molte soddisfazioni e credo di stare imparando molto dall'ambiente che vorrei fosse il mio futuro lavorativo.

Red: Guarda che non penso ci siano le normative sulla privacy in questa intervista, quindi puoi anche fare il nome di tale sito. Come ne sei entrato a far parte della redazione?
Mario: Non è discorso di privacy, ma di buonsenso. Il sito per cui scrivo è già grandemente nominato su Fantasportal, preso come sito italiano da cui attingere informazioni, e poi nel forum di suddetto sito sono iscritto con un nick molto simile a questo che uso su FS. Non è così difficile fare due più due, insomma. Il discorso sulla redazione è invece molto semplice: sono entrato nel forum, mi ci sono iscritto, dopo qualche mese la Lampre-Caffita (era il 2005) è venuta a Terracina, a 40 km da casa mia, per svolgere due settimane di ritiro invernale. Era il 10 febbraio, io andai come "inviato" di un giornale locale della mia zona per cui svolgevo uno stage che mi serviva per i crediti dell'università. Pedalai con i Lampre (poco, in realtà, non ero proprio in forma), intervistai Saronni, Cunego, Mazzoleni, Bennati, Bortolami, Pieri e molti altri: vista la mole del lavoro ottenuto, chiesi al sito se aveva voglia di vagliare i miei lavori e giudicare se potevano essere pubblicabili o meno. Pubblicarono tutto e per due settimane quelle interviste e quel racconto di una giornata splendida furono l'articolo d'apertura del sito in cui ero appena entrato. Il seguito, poi, è tutto frutto della mia intraprendenza.

Red: Dopo tutta questa sana pubblicità occulta a un sito concorrente nasce spontanea la domanda riguardante il tuo username. Riesci ad essere abbastanza stringato da riportarne brevemente la storia senza dover mettere il link di collegamento come fai di solito su MSN?
Mario: Come ogni storiella sui soprannomi, anche qui è molto più affascinante - per quanto possibile - la curiosità rispetto alla verità: intervistai Di Luca alla Tirreno-Adriatico 2005, il sito aspettò la fine del Giro dei Paesi Baschi per la pubblicazione, ma allora un altro collaboratore dello stesso sito intervistò Di Luca con delle domande ovviamente più attuali. Il direttore decise dunque di sostituire la mia intervista, più datata, con quella nuova e siccome io pensavo che nelle risposte che Danilo mi diede ci fossero comunque degli spunti interessanti, postai la stessa intervista nel forum. L'Admin, scherzando, mi diede del "pavone", perché tra i motivi che avevo riportato per la pubblicazione di quel post c'era anche un "25 percento di esibizionismo", affermai. Da lì la contrattazione del numero in percentuale, con la stretta di mano sul 40 percento. Da tutto questo, il soprannome. Ovviamente, la banalità e la bruttezza di questa storiella dipende soltanto in minima parte da me, mi sembra ovvio.

Red: Ma torniamo adesso al nostro sito. Chi ti ha attirato in questa gabbia di matti? Che ne pensi di come è gestito? Hai qualche proposta per eventuali miglioramenti?
Mario: Credo che l'addescatore, ovviamente con immancabile impermeabile con cinta sciolta e tenuto fermo con le mani, è stato Zillo che, dal poco che leggo il bar, mi sembra essere diventato (o lo è sempre stato?) lo zimbello di Fantasportal. Zillo mi ha conosciuto sul forum dell'altro sito, io ho iniziato a partecipare al suo FCM dandogli una mano anche con aggiornamenti e affini, e siccome in FCM ci sono altri bei personaggi come AntiTeam, Subsonico, Cernix, Roy ed altri, tutti utenti di FS, chi prima chi dopo mi hanno invitato tutti a provare la fortuna su questo bellissimo sito di FantaSport. Sul "come" è gestito, non posso che applaudire: un nucleo di appassionati che, per puro hobby, ha organizzato una struttura simile merita soltanto applausi e tappeti rossi stesi dinnanzi la loro camminata. Sui miglioramenti non mi pronuncio perché gioco molto poco e non seguo tanto le vicende "giuridiche" di Fantasportal. L'unica cosa, tanto per andare contro ad Anti (è uno sport che mi diverte, si rimbalza che è una meraviglia), è che forse sono stati posti come "soli" capitani troppi corridori che, il più delle volte, corrono da comprimari. Per questo, a volte, nelle corse Continental si vince (o si va bene) anche facendo scelte non proprio azzeccatissime. Questo però è proprio voler andare a cercare un pagliaio in un lago, visto che l'organizzazione ProTour è più che perfetta.

Red: Giochi poco, ma vinci. Come si fa a dimenticare l'extrathlon vinto al primo tentativo e la Parigi-Tours subito dopo? Raccontaci da dove sono nate queste tue imprese
Mario: Beh, che gioco poco non è vero. Gioco a poco, questo sì, ma nel ciclismo gioco sempre e spesso cicco clamorosamente delle scelte, non mi nascondo mica dietro a un dito. L'extrathlon era la competizione d'esordio, ma lì - su scelte secche - vale per la maggior parte il fattore "C", da qualche tempo detto anche "fattore Lippi". Per la Parigi-Tours invece è valsa la grande considerazione che ho su Zabel e speravo avesse un grande desiderio di rivalsa verso una squadra che l'aveva messo al palo dal Tour de France per far quadrato (o cerchio, visto il soggetto) su capitan Ullrich e che l'aveva sbolognato dal roster con troppa fretta. Le gare di Bennati in Germania e Polonia e le doti di Allan Davis nelle classiche da passisti-veloci, poi, han portato quella bella vittoria.

Red: Però ti sei un po' seduto sugli allori; soprattutto adesso, che giornalmente fornisci dei pronostici sul sito con cui collabori, le tue stesse scelte vengono fatte da moltissimi utenti che di te si fidano ciecamente.
Mario: Eh sì, è vero. C'è da dire che al Giro sono stato abbastanza sfortunato, visto che nella tappa di Peschici scelsi Pellizotti come primo gregario e nella tappa di Domodossola cambiai Parra (poi in fuga) con Scarponi la notte prima. Al Tour, invece, non sto imbroccando una volata. Va anche detto che con tutto 'sto piattume francese, e con tutti i velocisti presenti alla Grande Boucle, azzeccare i primi quattro, ma anche un podio, ma anche il vincitore è quantomai arduo. Spero che con le tappe "mosse" possa andare un poco meglio.

Red: Passiamo a parlare un po' di attualità. Da uno come te, che di ciclismo ne capisce davvero perché ci "lavora" dentro, vorremmo un parere sincero sul caso doping che ha sconvolto l'ambiente a poche ore dalla partenza del Tour.
Mario: Mi spiace screditarti sempre all'inizio delle mie risposte, ma non penso di capire di ciclismo perché ci "lavoro" dentro: conosco molta gente assolutamente competente che non è dell'ambiente, né lavora/collabora con alcuna squadra o testata. Il parere sincero è, purtroppo, dettato da ciò che sappiamo per via di Interviù, di El Pais e di Radio Cadena Ser, e cioè un crogiuolo di notizie, di intercettazioni, di targhette su sacche di sangue e di voci non per forza confermate. Si parla tanto di doping "fisico", quando non ci si rende conto che il vero doping sono le negazioni e le ipocrisie di chi scrive certe regole e di chi permette che queste regole da qualcuno siano scavalcate e da altri no. Non si vuole combattere il doping "fisico" se le leggi sul doping non sono uguali in ogni Paese ed anzi sono praticamente nulle in nazioni come la Svizzera o gli Stati Uniti. E, soprattutto, se tali regole, a livello sportivo, non vengano applicate a tutti gli sport. Per inciso, mentre Basso (e Ullrich, e Mancebo, e Contador, e altri) è stato escluso dal Tour de France dalla CSC in nome di un codice "etico" (firmato da Saiz, poi, sai che etica?), c'è gente come tennisti e calciatori che, magari, stavano giocando a Wimbledon o ai Campionati del Mondo in Germania solo perché la Federazione Internazionale di Tennis e quella di Calcio non ha "esortato" la magistratura spagnola e il governo spagnolo a pubblicare i nomi dei "coinvolti". Ecco, c'è la sensazione che nel ciclismo ci sia una sorta di complesso di inferiorità.

Red: Mi sembra d'aver toccato un argomento che hai particolarmente a cuore. Quale potrebbe essere un'eventuale soluzione?
Mario: L'argomento è delicato perché inficia la credibilità di uno sport in particolare, e non è affatto giusto. Ovviamente la credibilità di un ambiente è dettata da chi lo governa, e quindi la soluzione è - credo io - di far sì che a livello nazionale, in primis, e poi a livello internazionale, ci sia il coraggio e la volontà di iniziare a fare le cose serie e non le solite operazioni di facciata che servono solo per la carriera di qualcuno piuttosto che di qualcun altro. Tutelare i ciclisti attraverso associazioni e sindacati seri, creare delle società ciclistiche con sedi "fisiche" che possano condurre ad una responsabilità oggettiva della società, destinare i soldi dell'antidoping alle società e far attuare controlli autonomi; così, in caso di positività, nessun team potrà cadere dalle nuvole con quelle finte aureole sui testoni; così, oltre al ciclista (giustamente), verrebbero puniti anche i team-manager, i direttori sportivi e, quindi, le squadre. Credo che per non perdere sponsor, i dirigenti ci penserebbero due volte prima di far cavolate.

Red: Sei quindi a favore di una presa di posizione drastica. E sullo scandalo che ha infangato il calcio italiano che mi dici?
Mario: Che anche lì il discorso è lo stesso: se si pensa che eliminando Moggi si scavalchi il problema allora è assolutamente utopico e anche inutile attuare una qualsiasi "pulizia". Il discorso del calcio è assolutamente più politico, sia per la risonanza mediatica per lo sport, sia per le folle che è in grado di muovere. I "chiacchiericci" sul calcio ci sono da sempre, dagli scudetti "mussoliniani" delle squadre romane, piuttosto che la doppietta Lazio-Roma nell'anno (a cavallo) del Giubileo. Così come il gol annullato a Turone, lo scudetto del Napoli sul Milan, lo scudetto del Milan sulla Lazio, e altri casi che non vi cito perché non me li ricordo, così a getto, ma che comunque ci sono stati e sono sotto gli occhi di tutti. Anche i vari "lodo Petrucci", i decreti "spalma-debiti" e varie amenità simili testimoniano come il calcio, su tutti (perché più risonante) sia soltanto lo specchio della società, con raccomandazioni, tangenti, e "favori" che si fanno. E si ricevono.

Red: Appurata la posizione nettamente a favore di una pulizia generale dello sport, torniamo a parlare di fantasport. E lo facciamo chiedendoti di narrarci dell'incontro avuto con il signor AntiTeam e della firma che ti fece apporre sul suo contratto, in modo che tutti sappiano che le operazioni fatte sottobanco avvengono anche in FS, non solo nella realtà!
Mario: Marcolone fu un grande a sorbirsi tutto il viaggio da Milano a Mendrisio soltanto per farmi firmare un contratto e farsi una foto col sottoscritto. Cosa? Che dici? Quel giorno dalla Svizzera partiva il Giro di Lombardia? E che cos'è il Giro di Lombardia? Vabbè, su, non è giusto sminuirmi così... Fatto sta che il primo a farmi la proposta di entrare nella sua squadra di ciclismo fu FantaAlby (se ricordo bene il nick), e accettai senza sapere bene di cosa si parlasse. Poi AntiTeam me lo spiegò, e mi chiese di far parte del suo team, il Velo Club Peace&Love: e un po' per l'amicizia che avevo già prima di Fantasportal, un po' per il suono dell'idioma "Pace&Amore" in inglese, spiegai a FantaAlby i motivi della mia scelta, lui cap', io ringraziai e "firmai" per la squadra di Anti, di Zillo, di Roy, di Pitoro e di Gollum66, per tutti "il cognato".

Red: Tutti questi utenti che hai nominato li conosci dal vivo oppure solo su MSN? Conosci qualche altro personaggio appartenente a questa banda di matti?
Mario: Tra quelli nominati conosco soltanto Marco_AntiTeam, Matteo_Zillo e Cognato_Gollum66 (no, il nome non me lo ricordo proprio, sorry), mentre gli altri li conosco visto che si dividono (ci dividiamo) tra FS, forum del sito per cui scrivo e FCM. L'unico con cui non ho mai chiacchierato, né in chat né altrove, è Pitoro, ma per lui i risultati parlano molto chiaro e ricordo una sua bella intervista proprio da queste parti, qualche tempo fa. Altri "personaggi" che conosco sono Garkal, Giosco, Subsonico, Cernix, Dindirìì (do you know him?), Yeboah, Flao, Forzagenoa, Stefano_Montasola e Lucius; tutti loro fanno parte di una conoscenza puramente telematica, anche se con qualcuno di questi posso dire di aver stretto una bella amicizia. E poi non posso non citare Stefania, dato che è amica di Frangè... non posso non conoscerla... ci vediamo prossimamente a Nettuno, ok Ste?!

Red: Continuando a parlare di FS non puoi permetterti di schivare una delle domande che, da quando ci sono io a chiacchierare con la gente, fa oramai parte della tradizione. Quali sono gli utenti che ammiri di più per la competenza dimostrata nelle scelte e quali invece non sopporti proprio per come intervengono al bar o per come ti si propongono?
Mario: Guarda, non è per mancanza di coraggio che evito di fare i nomi di personaggi che non sopporto, ma è per ignoranza. Non frequento quasi mai il bar, purtroppo ho poco tempo per farlo e di certo non mi posso lanciare in invettive che avrebbero poco senso logico e poca costruttività. Senz'altro invece posso fare i complimenti a taluni per determinate scelte, ad esempio il bravissimo Forzagenoa è uno che m'ha sorpreso anche per la giovane età, e poi faccio i complimenti a tutti gli utenti che riescono a beccare le fughe... ma quanto è difficile?! Inoltre, mi sono piaciute in maniera particolare tre interviste fatte dallo staff di FS: quella fatta a Pitoro, quella a Kobefree e quella a Uopaz. Tre bei personaggi, davvero.

Red: Giochi praticamente solo al ciclismo e al calcio italiano vero?
Mario: Ho giocato anche al basket italiano e al football americano, ma con scarsissimi risultati. Ho giocato a "scaglioni", facendo dieci/quindici scelte per volta, tanto per tentare un po' la fortuna, ma niente di serio, neanche nella serie A italiana. Mi sono impegnato nel tototeam, invece, ma ho imparato che non conviene scommettere sulla squadra per cui si tiene... Si rischia di non essere obiettivi. L'anno prossimo dunque, non sceglierò il Milan (anche perché forse non potrò... ihiihhhihhihi...).

Red: Ringraziandoti per la simpatia e per il tempo che mi hai dedicato per questa chiacchierata andiamo a chiudere la nostra intervista concedendoti come a tutti qualche riga per dire qualsiasi cosa ti passi per la testa (nei limiti della decenza). Vai, siamo tutti orecchie.
Mario: Ho vinto troppo poco. Eh già, nel "carniere" ho solo un extrathlon, una Parigi-Tours ed una tappa del Giro del Trentino 2006; assolutamente troppo poco. Ed è un complimento verso tutti voi, perché siete davvero molto competenti e non è assolutamente facile battervi. Rinnovo i complimenti alla passione e alla costanza di chi gestisce il sito, nel mio piccolo so che è un'impresa davvero titanica. In ultima cosa, mi "smarketto" un pochino con una cosa che mi sta davvero a cuore: domenica prossima, 16 luglio 2006, a Sala Baganza (Parma), la Berchi Sport ha organizzato il Bike Festival, una giornata di festa dello sport dove si pedalerà per 88 Km in cicloturistica (andatura controllata), dove si mangerà, si guarderà il Tour, si giocherà a calcio con la Nazionale Ciclisti e ci sarà divertimento anche la sera. È per beneficenza verso l'Amref Italia Onlus, ecco perché mi permetto: se volete informazioni, questo è il sito: www.bikefestivalberchi.com. Se vi va, ci si conosce domenica... Ciao!

Ringraziando ancora Mario per il tempo trascorso in allegria con lui vi do appuntamento alla settimana prossima ricordando, come consuetudine, all'utente che tanto si ostina a non concedermi l'intervista che piano piano il cerchio si stringe, per cui la prossima potrebbe essere già la tua... Saluti a tutti e buon Tour.

Elenco degli utenti